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Friday, 9 November 2012
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tadimiz kalmadi Saturday, 3 March 2012
Bir Liberty'nin sirtina iki kisi bir pankart tikismisiz, yavasindan ilerliyoruz kuzeyine sehrin. Nehirboyu simdiden sikisik. Hafiften de yagmur ciseliyor havanin nemine yanci olarak. Uzun uzun yurumemiz gerekecek bu açik. Yukumuz cok dert degil ama ne de olsa tribunun aksine soguk havalar.

Iki fena parantezin arasinda yazacaklarim. Aslen ikisinin geliserek devam etmekte olan bir surecin birbirinden bagimsiz olmayan iki noktasi oldugu, aynen AS Roma taraftarinin Lazio'nun içine sikismis olmasi gibi. Kuzey Roma'da yukselen asiri sag soylemli politik gucun Alleanza Nazionale'nin hukumete girisiyle , devlette guclenmesi ile paralel Ultrà olarak kanlanip canlanmasi uzerine.

Dedik iste. Mac kupa. Derbi'yi yine kaçirmisiz. Ustune ustluk 3-1 yenilgi ve Di Canio'nun fasist selami. Lazio'nun ideolojisi ayan beyan ortada. Velhasil tatsiz bir sene olacaga benzer 2005.

Curva Sud'da ne olacak belli degil. Bizimkilere guvenim var diyorum. Bir cevap verirler.

Roma taraftarinin CUCS oncesi halkçi kimligini ne kadar koruyabildigi, tepkisinin ne olacagi bu macta ortaya cikacak. Sebepse tatli su taraftarinin sayica az olmasi. Bu çapta bir maçta Curva Sud'u hayatimda ilk defa tam dolu gormuyorum, Tribuna Monte Mario keza daha beter. Baraj hala dayaniyor ama sesler catlak, tezahuratlar ayri. Hem dedik ya hava da sene gibi tatsiz.

Rakip Fiorentina. Bizim takimda ise o kadar firtina kopuyor ki ne cikarsa bahtimiza. Buraya gelmek bile onemli. Zaten pazar gunu gene ayni takimi yenmisiz almisiz maci. Kupa'ya sirtini donmus Italya'da sahada olacak bir sey yok gibi gelirken, Kaptan giriyor sahaya, ilk yarinin yarisinda.

Her sey canlaniyor bir anda macta. Oyun acisindan isin tepe noktasina ilk yarinin sonunda De Rossi'nin goluyle variliyor. Gerisi oyunsuz savunma.

Monte Mario'lular trafige kalmamak icin ayaklaniyorlar. “Arabasini dusunen macin sonunu goremez.” diye dalgami gecerken ne kadar gaflette oldugumu bir bilsem.

Macin bitmesine 5 dakika kala bir anda Curva'dan “DUUUU...” diye bir ses yukseliyor ve anliyoruz ki milletin derdi arabayi degil kendini kurtarmak. Curva'ya baktigimda Koca bir Kelt Haçi. Dunyanin tersine dondugu Sud'un Nord oldugu gundeyiz.

“CEEEEEEEEEE!” diye tamamladiklarinda fasist ciglikarini... Bir anda Mesaleler “Duce” diye bagirmaya devam ederken fasist selama duran Giovinezza'nin ustune yagarken, kokunu 1940'lara dayayan Reparto Celere'nin Robocoplari, mesaleleri atan Fedayn'in ustune yagiyor. Sonrasi izdiham, sonrasi tatsiz.

Isin ertesi gunu butun fakultede kolu askida, gozu mor arkadaslar. Konusuyoruz, diyorlar ki: “En azindan Curva Sud'u Lazio'lulara savasmadan teslim etmeyecegimizi gosterdik.”

Bir ay sonra Roma-Livorno macinda ayni tezahurat tekrarlaniyor. Bu sefer karsisinda duran kimse yok. Sonrasinda olanlari bilirsiniz.

Belediye Baskani hala AN kokenli. Hala Roma'da egemen kultur Kuzey Roma.

Diyorum ki 7 yildir A.S. Roma toparlansa da, Roma'da isler tatsiz. Belki de kirik kolu yen içinde tutmaktan.
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Cannes - Grimaud Saturday, 6 August 2011

Svegliarsi la mattina dopo un azione imprevista del genere soprattutto se uno è riuscito a dormire solo 2 ore la notte precedente può provarsi difficile ma in fondo non tanto traumatico.

Dopo una discretamente scarsa colazione mi metto a riparare Suzina (si pronuncia susina) dopo il viaggio del giorno precedente. Niente da fare la camera d'aria è bucata in un altro punto a cluster. Perciò la cambio ma la porto con me... Non si sa mai quando uno avrà bisogno di corda per legare :)

Insomma parto e cambiandomi le scarpe uno spazzino si interessa al mio caso parliamo un po' e dopo aver avuto il suo "bon courage" parto...

Le cose procedono molto bene esco dal caos della città senza problemi e rischi notevoli e fino a quando non sbaglio la strada e m'imbocco verso una salita di ripidità assurda tuttp procede bene. Alla fine della salita riprendo le indicazioni e mi rimetto sulla giusta strada. La riota dietro inizia a dare fastidio più o meno a questo punto devo vedere di trovare una soluzione.  nel resto della giornata mo farà fermare diverse volte. La colpa condovisa è in parte del Tubus e in parte Trenitalia. Gli dichiaro twin turbo per hé sono di buon cuore :)

Oggi sono state tre le tappe. Cannes-St Raphaël, Frejùs-Ste Maxime e da lí la piú corta verso Grimaud...

Il misfatto principale avviene nella prima tratta. Una deficiente che si ferma in mezzo ad una strada principale in salita con la sua ducati monster (the real deal) perché le sue amiche hanno parcheggiato mi fa cadere mentre ho ancora i clip e m fa storcere le ali del mio derailleur anteriore con i talloni. Meno inportante la mia guarnitura mi taglia la gamba. Malgrado tutto ciò è lei ad incazzarsi dicendomi "ma non vedi che mi sono fermata?" mentre ha ancora la meta della sua moto è nella corsia di scorrimento. Le chiedo di spostarsi almeno cosi poso prendere una rincorsa prima di abbassare il rapporto. E s'incazza e mi blocca la strada fin quando tiro fuori il cell e dico che faccio una foto e chiamo la polizia.

Che palle sul serio. Sono io che sono caduto. È lei che mi taglia la strada. Ma in tutto ciò anche la colpa deve essere mia perché lei deve fare la buona figura cob le sue amichette?

Niente... Proseguo mi fermo davanti alla prossima pasticceria sulla strada per prendermi un po' di zuccheri. Tremo ancora per l'incazzatura.

Pazienza. Pazienza è quel che ci vuole. Mi sono abituato troppo ad una vita sedentaria e coesa con la società che quando costituisce un elemento essenziale dell'ambiente forse ha senso incazzarsi. Lamentarsi. Con le oscillazioni secondorie di questi ciottoli di informazione di sconforto si possono muiverr le cose.

Ma non quando uno è in movimento. Il costante tumulto creato nelle sequenze di eventi, dovuto alla rapida successione di cambiamento di ambienti in cui s'inscenano gli avvenimenti del giorno, plasmano per mancanza di un termine più specifico uno spazio di flussi e tangenze.

La rabbia in questa realtà non fa altro che consumare energie ed erodere solo quello su cui puo imprimersi cioè se stessi.

La calma è essenziale. Quanto la ostinazione forse.

Prossimo arrivi e frejus. Insipida città di attività balneare. Decido di ricaricarmi di zucchero e liquidi e ripartire. Il sole davvero è il nemico del ciclista.

Viaggii per un'altra oretta e qualcosa e arrivo a St.e Maxime. Di fronte a St Tropez. Una distesa enorme di yatch di lusso anche se non è della taglia monegasca.

Il sole è al suo picco è veramente strano viaggiare verso ovest rimanendo nella stessa fascia oraria. Uno deve osservare molto più attentamente il soleggiamento. Mi ci riposo un po' all'ombra di un albero in una piazzetta e mi calo due confezioni di pesca allo sciroppo. It's fingerlicking good dopo una giornata del genere.

Mentre sto per ripartire un vecchietto mi ferma e dice di aspettare. Evidentemente il ristorante davanti al quale mi ero seduto era suo e vuole riempirmi le borracce di acqua ghiacciata. Lo accetto con un sorriso da 28 denti (a seguito di due operazioni di 7 ore complessive non ho i denti di giudizio) e gli parlo della mia rotta e mi da anche una manciatina di tartufini a mandorla che normalmente accompagnano il caffe. Il mio francese è ancora molto dormiente ed arruginito ma riesco a capire anche grazie alla maglietta da ciclista anni 50 incorniciata dietro la cassa. Capisco che era un ciclista serio ai suoi tempi d'oro.

Trova molto interessante le mie scarpe e le snobba un po' chiedendomi cosa faccia quando io devo portare mon velo. Ho la batteria così scarica che non gli posso fare una foto.

Riparto per grimaud un po' amareggiato a sapere che sta proprio vicino in realtà e mi sono fatto un culo così (lascio il cell sul tavolo e delineo un elisse usando i pollici e gli indici di entrambe le mani) per niente.

Grimaud si trova sul cucuzzolo di una montagnetta abbastanza ripida. Gli ultimi 500 metri sono di una pendenza così vertiginosa che anche a portarla a mano la suzina faccio fatica. Assetato di una doccia vado verso l'ostello.

Il tutto per avere una bellissima sorpresa. Hanno prenotato troppo persone e siccome sono quello che è arrivato per ultimo il tizio proprietario dell'ostello mi trasferisce al suo altro alberghetto. Da un canto ho il servizio a *** dall'altro internet solo nel lobby. 

Naturalmente niente obiezioni... Dopo la mia doccia esco a vedere la città. È pittoresca per eccellenza.

Decido di regalarmi un bel filetto con roquefort e poi torno nella stanza per una delle dormite più profonde della mia vita.


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Al calar di sera Tuesday, 2 August 2011
Oggi ho lasciato indietro le colonne di ercole. Per la prima volta varco il confine italia francia in questo punto. Un vago ricordo di un film di moretti. Gambe che tremano per inesperienza su bici da strada con tacchetti. (alla fine agganciarli s'è rivelato molto più difficile che sganciarli e dopo avermi fatto cadere 3 volte sul punto della sella ricordandomi che c'è una ragione per cui vorrei stare fuori dalla galera, mi ha fatto cadere verso la fine delle mie disperati tentativi di scappare da Monaco... Miii ma che cazzo di città €'? Una tristezza infinita tinta della segnaletica più labirintica del mondo. Ragassuoli se non riuscite a fare le tabelle fate stile Ittoqqortoormiit e la gente si regola con gli istinti! Due volte ho rinunciato ad orientarmi con il sole e di conseguenza due volte mi sono ritrovato dall'altro lato di dove ero diretto. Ho pure bucato mannaggia! Insomma dopo l'e mie prime esperienze sul tabula rasa che sono sono ritornato in francia. Non potete capire quanto sono belle le strade. Fino a Nice ero indeciso se godermi il panorama e spiattellarmi sulla faccia delle rocce squarciate dalla strada o tenere gli occhi sulla strada in meraviglia di quanto fosse liscia. Le cose che mi hanno scioccato di piú in questo tratto sono state - corsia per le biciclette sulla provinciale - radar di velocità che Comme Vous Roulez che mi ha rimproverato che andavo con 54 su una strada da 50 (THIS IS HOW I ROLL BABY) - vabbe' che era domenica ma vi era il traffico fra ciclisti di corsa! (a difesa del concetto del più ciclisti stanno più le strade sono sicure) Niente poi sono arrivato a Nice sano e salvo mi sono fermato nella prima ombra che stava iniziando a fare caldo deja. Che piazza se piglia uno come me? Piazza Garibaldi! Mi sono seduto su una panchina per mettermi in tenuta civile per caso accanto a tre nonne che erano immigrate da italia da giovane. Quando è venuto fuori che venivo da roma hanno iniziato a dire che i giovani italiani erano meglio degli italiani alla fine morivo dalla voglia di vedere che cosa avrebbero detto se gli svelassi la mia nazionalità. Ma perché torturarle? Alla fine visto che di nuovo sembravo più un velista che un ciclista mi sono messo a mangiare patate saltate con aglio e cipolla e scolare giú 3 litri d'acqua ed una birretta. Che non lo facessi in quel posto. Con tutto alla perfezione, per mia disgrazia avevano sedie infossate... PORCACCIA I CRAMPI! OVUNQUE! mi sono ricordato di nuovo quanto fosse importante prevenire e non combattere. Insomma, fatti e misfatti... Alla fine della ripresa dopo aver toppato la camera della ruota anteriore in piazza sotto gli occhi inquisitori di un signore paralitico, lasciato lì dalla sua badante, ho deciso di rimettermi sulla strada. Mentre la stessa qualità persisteva era molto più insipida il paesaggio ed intenso pause nel traffico. Soprattutto nella zona dell'aeroporto. Nel momento in cui mi stavo per dire vedi che era solo l'emozione della partenza... Partono le spiagge! È come un Ostia infinita! Completo persino di ostiari. Una viavai di gente sulla strada che ho fatto abbastanza pratica per abbattere la mia paura degli sganci. Può darsi che abbia creato una paura di ciclisti ad uno che correva per farsi il bagno ma non lo posso ne confermare ne negare. (se leggi questo scusami) Comunque mi dilungo troppo per un post senza immagini dovuto ad un cellulare scarico. Alla fine la ruota fa di nuovo la stessa cosa. 3 cm in là. Mi fermo con tutta calma prendo di nuovo in mano la ruota e la mano ci si chiude intorno da non aprirsi. MALEDETTI CRAMPI DI NUOVO! Interpretandolo come un messaggio traino suzina alla piú vicina stazione: Antibes... Bel posto. Peccato che non l'ho potuto visitare... Del resto salto tutto mi sembra. :) Cannes forse non se la merita un altro post ma siccome dovremmo parlare di Prado è tutta un'altra storia :)

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Prima pausa e preoccupazioni Saturday, 30 July 2011

Sono arrivato a la spezia dove dovrò attendere le 0430 per il treno che mi porterà al mio punto di partenza. Ma le preoccupazioni emerse negli ultimi giorni continuano. Razionalmente so che non c'è bisogno e che tutto andrà bene seppur stancante. Ma per esempio il fatto che sceso dal treno mi traballi seppur munimamente la ruota posteriore (da dove ho legato la bici con una camera d'aria seguendo il consiglio di un ciclista semiprof) mi fa veramente paura.

Proverò a capire bene quale sia il problema alla luce del sole domani mattina se no cerco un officina a grimaux lunedì.

Ora mi sono seduto in un bel locale qui. Si chiama kandinsky 900. Non ho ancora ben capito cosa c'entri kandinsky però suonano manouch lounge è ciò mi basta. :)

Serenità è essenziale!

Saluti a tutti che mi hanno detto che sono pazzo ma un pazzo di quelli divertenti quando gli ho parlato di questo viaggio. :) vi devo tanto.

Ora è giunta l'ora di una  stella. Passo e chiudo fino a domani



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packed up and good to go

Parto


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pulizia e polizia Tuesday, 16 February 2010
mentre aspettano così tanti draft in via per essere pubblicati non so come mai inizio a scrivere qualcosa ex novo.

certo non potrò condividere un opinione o una ricerca con così poco tempo per maturarne una (evidentemente incitazione è coadiuvante nella produzione del prodotto ma forse la sostanza pure è richiesta)

non potendo sviluppare appieno un punto d'inizio forse attengo alle mie riflessioni di stanotte. una specie di contrapposizione nel weltanschauung di due culture -per centenni non communicanti- a causa di un probabile quirk psicolinguistico.

prendiamo due parti del globo. uno che parte da delle ideali democratiche/repubblicane (lo stesso classisti e discriminatorie) come avversione all'assoluto potere di un solo individuo e degenera in un "impero" per poi diventare un paese molto simile all'italia di oggi governato da un tiranno stavolta non psiconano ma un biondo psicopuzzolente.

di certo non oserei di calunniare un maestoso imperatore giusto perché non era molto d'accordo con la protochiesa. ma lo si sa che puzzava eppure sta cosa gli piaceva. (forse compensava con odori virili la sua figura scheletrica munita solo di una panza per carne)

mi sto dileguando troppo evidentemente ma dovrei portare la parola al mentore di questo signore, no non quello dei tacchi ma l'altro.

il mentore andava di nome come SJr, sai seneca da sono suonava insipido. ma in cambio alla sua giovinezza vendo il suo sangue a quanto pare che nel momento in cui doveva cessare di vivere per non dare l'onore di essere ucciso da quel mostro (psiopuzzolente) a quel del domus aurea decise di tagliarsi le vene del polso....

accipicchia niente sangue, (a 69 anni forse normale) allora che si fa? si va per la caviglia... successo? no!

allora mi bevo la cicuta!

non funge manco quello

allora va per immergersi nel bagno caldo per morire soffocato.


ora ci concediamo un secondo di riposo per contemplare che personaggio era questo. ed ammiriamo questo quadro di cui ho avuto occasione di parlare questi ultimi giorni:





andiamo su questa frase che è attribuita a lui sembrerebbe fosse dalle lettere a lucilio:


Quemadmodum gladius neminem occidit, occidentis telum est.

non so come renderla ma direbbe più o meno che lo strumento non uccide ma è l'uomo che è l'agente del danno....

ora ci allontaniamo un attimo dalla penisola e andiamo sulle isole che stanno a chiudere come una parentesi tonda di chiusura...

ivi c'erano questa casta di uomini in questa societa molto disciplinata meritocratica e per lo più aristocratica. si chiamavano samurai e in queste terre prima di essersi sopraffatti da un attributo più sviluppato in un altra cultura (l'attributo di tecnologia nella cultura occidentale) andavano a stabilire "il loro ordine" da 'sudditi emeriti' che erano, tenevano sul loro corpo due armi e vestiti adornati di questi elaborati disegni:



questi andavano in giro muniti di daisho, cioé una coppia di spade costituite da un katana ed un wakizashi. la prima più lunga della seconda di circa 30 cm e la seconda con la lunghezza comparabile con un gladius.

il katana, dotato del suo proprio spirito, veniva usato ufficialmente per instaurare l'ordine in questa società che di fatto era anarchica per eccesso di codici di comportamento.

e lo samurai non era responsabile dallle uccisioni del katana in quanto era per l'ordine.

certo le due visioni non sono conciliati.


ma guardiamo ad oggi (o meglio un paio di anni fa) nel 1995 è volato per la prima volta il predator che fino ad oggi ha contato decine di kill (la maggior parte in afghanistan e pakistan) e più di 400.000 ore di volo...


ma quando è che il futuro ha smesso di essere un sogno ed è diventata una triste realtà?







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