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Al calar di sera Tuesday 2 August 2011
Oggi ho lasciato indietro le colonne di ercole. Per la prima volta varco il confine italia francia in questo punto. Un vago ricordo di un film di moretti. Gambe che tremano per inesperienza su bici da strada con tacchetti. (alla fine agganciarli s'è rivelato molto più difficile che sganciarli e dopo avermi fatto cadere 3 volte sul punto della sella ricordandomi che c'è una ragione per cui vorrei stare fuori dalla galera, mi ha fatto cadere verso la fine delle mie disperati tentativi di scappare da Monaco... Miii ma che cazzo di città €'? Una tristezza infinita tinta della segnaletica più labirintica del mondo. Ragassuoli se non riuscite a fare le tabelle fate stile Ittoqqortoormiit e la gente si regola con gli istinti! Due volte ho rinunciato ad orientarmi con il sole e di conseguenza due volte mi sono ritrovato dall'altro lato di dove ero diretto. Ho pure bucato mannaggia! Insomma dopo l'e mie prime esperienze sul tabula rasa che sono sono ritornato in francia. Non potete capire quanto sono belle le strade. Fino a Nice ero indeciso se godermi il panorama e spiattellarmi sulla faccia delle rocce squarciate dalla strada o tenere gli occhi sulla strada in meraviglia di quanto fosse liscia. Le cose che mi hanno scioccato di piú in questo tratto sono state - corsia per le biciclette sulla provinciale - radar di velocità che Comme Vous Roulez che mi ha rimproverato che andavo con 54 su una strada da 50 (THIS IS HOW I ROLL BABY) - vabbe' che era domenica ma vi era il traffico fra ciclisti di corsa! (a difesa del concetto del più ciclisti stanno più le strade sono sicure) Niente poi sono arrivato a Nice sano e salvo mi sono fermato nella prima ombra che stava iniziando a fare caldo deja. Che piazza se piglia uno come me? Piazza Garibaldi! Mi sono seduto su una panchina per mettermi in tenuta civile per caso accanto a tre nonne che erano immigrate da italia da giovane. Quando è venuto fuori che venivo da roma hanno iniziato a dire che i giovani italiani erano meglio degli italiani alla fine morivo dalla voglia di vedere che cosa avrebbero detto se gli svelassi la mia nazionalità. Ma perché torturarle? Alla fine visto che di nuovo sembravo più un velista che un ciclista mi sono messo a mangiare patate saltate con aglio e cipolla e scolare giú 3 litri d'acqua ed una birretta. Che non lo facessi in quel posto. Con tutto alla perfezione, per mia disgrazia avevano sedie infossate... PORCACCIA I CRAMPI! OVUNQUE! mi sono ricordato di nuovo quanto fosse importante prevenire e non combattere. Insomma, fatti e misfatti... Alla fine della ripresa dopo aver toppato la camera della ruota anteriore in piazza sotto gli occhi inquisitori di un signore paralitico, lasciato lì dalla sua badante, ho deciso di rimettermi sulla strada. Mentre la stessa qualità persisteva era molto più insipida il paesaggio ed intenso pause nel traffico. Soprattutto nella zona dell'aeroporto. Nel momento in cui mi stavo per dire vedi che era solo l'emozione della partenza... Partono le spiagge! È come un Ostia infinita! Completo persino di ostiari. Una viavai di gente sulla strada che ho fatto abbastanza pratica per abbattere la mia paura degli sganci. Può darsi che abbia creato una paura di ciclisti ad uno che correva per farsi il bagno ma non lo posso ne confermare ne negare. (se leggi questo scusami) Comunque mi dilungo troppo per un post senza immagini dovuto ad un cellulare scarico. Alla fine la ruota fa di nuovo la stessa cosa. 3 cm in là. Mi fermo con tutta calma prendo di nuovo in mano la ruota e la mano ci si chiude intorno da non aprirsi. MALEDETTI CRAMPI DI NUOVO! Interpretandolo come un messaggio traino suzina alla piú vicina stazione: Antibes... Bel posto. Peccato che non l'ho potuto visitare... Del resto salto tutto mi sembra. :) Cannes forse non se la merita un altro post ma siccome dovremmo parlare di Prado è tutta un'altra storia :)

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