informazioni generali

Aggiornamenti

Cannes - Grimaud Saturday 6 August 2011

Svegliarsi la mattina dopo un azione imprevista del genere soprattutto se uno è riuscito a dormire solo 2 ore la notte precedente può provarsi difficile ma in fondo non tanto traumatico.

Dopo una discretamente scarsa colazione mi metto a riparare Suzina (si pronuncia susina) dopo il viaggio del giorno precedente. Niente da fare la camera d'aria è bucata in un altro punto a cluster. Perciò la cambio ma la porto con me... Non si sa mai quando uno avrà bisogno di corda per legare :)

Insomma parto e cambiandomi le scarpe uno spazzino si interessa al mio caso parliamo un po' e dopo aver avuto il suo "bon courage" parto...

Le cose procedono molto bene esco dal caos della città senza problemi e rischi notevoli e fino a quando non sbaglio la strada e m'imbocco verso una salita di ripidità assurda tuttp procede bene. Alla fine della salita riprendo le indicazioni e mi rimetto sulla giusta strada. La riota dietro inizia a dare fastidio più o meno a questo punto devo vedere di trovare una soluzione.  nel resto della giornata mo farà fermare diverse volte. La colpa condovisa è in parte del Tubus e in parte Trenitalia. Gli dichiaro twin turbo per hé sono di buon cuore :)

Oggi sono state tre le tappe. Cannes-St Raphaël, Frejùs-Ste Maxime e da lí la piú corta verso Grimaud...

Il misfatto principale avviene nella prima tratta. Una deficiente che si ferma in mezzo ad una strada principale in salita con la sua ducati monster (the real deal) perché le sue amiche hanno parcheggiato mi fa cadere mentre ho ancora i clip e m fa storcere le ali del mio derailleur anteriore con i talloni. Meno inportante la mia guarnitura mi taglia la gamba. Malgrado tutto ciò è lei ad incazzarsi dicendomi "ma non vedi che mi sono fermata?" mentre ha ancora la meta della sua moto è nella corsia di scorrimento. Le chiedo di spostarsi almeno cosi poso prendere una rincorsa prima di abbassare il rapporto. E s'incazza e mi blocca la strada fin quando tiro fuori il cell e dico che faccio una foto e chiamo la polizia.

Che palle sul serio. Sono io che sono caduto. È lei che mi taglia la strada. Ma in tutto ciò anche la colpa deve essere mia perché lei deve fare la buona figura cob le sue amichette?

Niente... Proseguo mi fermo davanti alla prossima pasticceria sulla strada per prendermi un po' di zuccheri. Tremo ancora per l'incazzatura.

Pazienza. Pazienza è quel che ci vuole. Mi sono abituato troppo ad una vita sedentaria e coesa con la società che quando costituisce un elemento essenziale dell'ambiente forse ha senso incazzarsi. Lamentarsi. Con le oscillazioni secondorie di questi ciottoli di informazione di sconforto si possono muiverr le cose.

Ma non quando uno è in movimento. Il costante tumulto creato nelle sequenze di eventi, dovuto alla rapida successione di cambiamento di ambienti in cui s'inscenano gli avvenimenti del giorno, plasmano per mancanza di un termine più specifico uno spazio di flussi e tangenze.

La rabbia in questa realtà non fa altro che consumare energie ed erodere solo quello su cui puo imprimersi cioè se stessi.

La calma è essenziale. Quanto la ostinazione forse.

Prossimo arrivi e frejus. Insipida città di attività balneare. Decido di ricaricarmi di zucchero e liquidi e ripartire. Il sole davvero è il nemico del ciclista.

Viaggii per un'altra oretta e qualcosa e arrivo a St.e Maxime. Di fronte a St Tropez. Una distesa enorme di yatch di lusso anche se non è della taglia monegasca.

Il sole è al suo picco è veramente strano viaggiare verso ovest rimanendo nella stessa fascia oraria. Uno deve osservare molto più attentamente il soleggiamento. Mi ci riposo un po' all'ombra di un albero in una piazzetta e mi calo due confezioni di pesca allo sciroppo. It's fingerlicking good dopo una giornata del genere.

Mentre sto per ripartire un vecchietto mi ferma e dice di aspettare. Evidentemente il ristorante davanti al quale mi ero seduto era suo e vuole riempirmi le borracce di acqua ghiacciata. Lo accetto con un sorriso da 28 denti (a seguito di due operazioni di 7 ore complessive non ho i denti di giudizio) e gli parlo della mia rotta e mi da anche una manciatina di tartufini a mandorla che normalmente accompagnano il caffe. Il mio francese è ancora molto dormiente ed arruginito ma riesco a capire anche grazie alla maglietta da ciclista anni 50 incorniciata dietro la cassa. Capisco che era un ciclista serio ai suoi tempi d'oro.

Trova molto interessante le mie scarpe e le snobba un po' chiedendomi cosa faccia quando io devo portare mon velo. Ho la batteria così scarica che non gli posso fare una foto.

Riparto per grimaud un po' amareggiato a sapere che sta proprio vicino in realtà e mi sono fatto un culo così (lascio il cell sul tavolo e delineo un elisse usando i pollici e gli indici di entrambe le mani) per niente.

Grimaud si trova sul cucuzzolo di una montagnetta abbastanza ripida. Gli ultimi 500 metri sono di una pendenza così vertiginosa che anche a portarla a mano la suzina faccio fatica. Assetato di una doccia vado verso l'ostello.

Il tutto per avere una bellissima sorpresa. Hanno prenotato troppo persone e siccome sono quello che è arrivato per ultimo il tizio proprietario dell'ostello mi trasferisce al suo altro alberghetto. Da un canto ho il servizio a *** dall'altro internet solo nel lobby. 

Naturalmente niente obiezioni... Dopo la mia doccia esco a vedere la città. È pittoresca per eccellenza.

Decido di regalarmi un bel filetto con roquefort e poi torno nella stanza per una delle dormite più profonde della mia vita.


Labels:

0 Commenti:

PRECEDENTI

Link Utili