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provando a stare vivo una ricerca preliminare della zona
Sunday, 8 March 2009
Mercoledi pomeriggio uscito dall'aula con mille idee e possibilità di fare uno studio iniziale fatto bene dopo prendermi le cartografie storiche della zona il giorno dopo mi sono trovato a letto con la peggio raffreddore del 2009.
Per ciò pur avendo le migliori intenzioni dovrò condividere co
n voi un lavoro incompleto e peggio ancora non quello richiesto che si dovra rimandare alla prossima settimana.
Per partire dai principi la nostra zona di interesse definita dal progetto UrbanVoids è approssimativamente quella compresa fra Il Parco di Appia Antica e Parco/Aereoporto di Centocelle.
In questa area sono stati definiti 35 lotti dai quali scegliere per sviluppare un processo di intervento e appunto il nostro incarico per domani era quello di individuarne 3 e fare uno studio di ricognizione non troppo specializzato su queste aree.
Io personalmente sono stato attratto da 3 aree in particolar
i che sono 6, 14 e 31 ma stando a letto non ho avuto la possibilità di verificare se è stata una semplice infatuazione politopica o mi ispireranno davvero.
La zona, prima della costruzione dell'Aereoporto di Centocelle nel 1909 aveva un'apparenza campestre. Pur essendo stato il sito di vari monumenti e c
ostruzioni antichi fra i quali il Mausoleo di Elena, l'Acquedotto Alessandrino come è ben visibile dalla cartografia a sinistra del 1907 se si fa eccezione a delle fortificazioni militari il limite urbano dell'area urbanizzata è la ferrovia e in specie la zona di Ponte L
ungo/Stazione Tuscolana.
In quelle seguenti invece rispettivamente del 1949 e 1991 si vede la celere espansione urbana che di conseguenza crea i nostri NulliUrbani.
Dopo questo breve escurso della storia dello sviluppo urbano della zona della citta credo che posso passare all'argomentazione delle mie scelte di area.
Questa piazzetta incastrata nel bivio fra via Appia Nuova e via dei Cessati Spiriti, si pone nel mosaico seguendo gli angoli acuti delineati dagli edifici degli isolati limitrofi. La macchia delle imminente circostanze reminiscenti del Flatiron Building in combinazione con questa apertura urbana si propongono come una torta deliziosa con dentro delle lamette nascoste.
Quest'area invece, disteso in mezzo a via Castel gandolfo, non tanto distante dall'area 6, mi chiama perché contiene un mercato, lineare e più importante di tutto è un insieme emergente più che essere una cosa pianificata passo per passo. Vedere la vita che dona una forma al suo intorno è sempre stata una cosa che mi ha affascinato. vedere quelle bancarelle di vari colori che creano un contrasto ma che bene o male sostengono vita è come essere testimone dei primi aminoacidi che creano le prime proteine, cellule, tessuti. Questo disordine è vita. Non è come la nostra a base di carbonio naturalmente ma è li ed è esistente, è forse aliena ma "E'", e merita essere cultivato.
Questa terza area, lontano dalle altre due, nei pressi di via casilina, presenta uno strano accumulo architettonico. Presenta una qualità di carattere acquisita più che avere un essenza innata. E' sicuramente densa, vecchia, rilassata, solare, parecchia confusa e ha quel tocco di decadenza che lo rende il lotto più romano fra i 35.
Ecco questo è quello che riesco a fare fra infusi di tiglio e inalazioni di vicks. appena mi rimetto in sesto proverò a captare di più l'anima della zona e le specifiche aree.
sperando di poter andare a lezione domani.
è qui il link per le immagini usati in questo post a dimensioni grandi.
"terminé! a vous.."
Labels: area, centocelle, saggio, tor pignattara, urbanvoids
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